Il termine zaffiro proviene probabilmente dal latino sapphirus, a sua volta derivante dal greco sappheiros, ovvero “azzurro”.
Esso, come il rubino, è una varietà di corindone molto apprezzata e di notevole valore commerciale, le cui caratteristiche principali sono: il ricco colore blu, la durezza e la brillantezza.
Caratteristiche
Lo zaffiro, chimicamente ossido di alluminio, ha un colore che varia dall’azzurro al blu scuro, passando per il blu intenso e questo avviene grazie alle inclusioni di ilmenite, ovvero ossido di ferro e di titanio, sparse all’interno del suo reticolo cristallino. Nel caso in cui queste inclusioni si orientassero in modi particolari, si può presentare il fenomeno dell’asterismo.
Il termine zaffiro viene comunque utilizzato anche per indicare varietà di corindone di diverso colore, esclusa quella rossa: il rubino. Una varietà meno conosciuta, ma tuttavia pregiata e ricercata, è la padparadscha, che per il bellissimo e caratteristico colore giallo vellutato, viene detta anche, erroneamente, topazio reale.
Lo zaffiro si forma per metamorfismo regionale o di contatto che agisce su rocce basaltiche alcaline, ma si può trovare anche in magmi poveri di silice e nei loro rispettivi depositi alluvionali.
Il taglio più diffuso è quello sfaccettato ovale o tondo, ma non bisogna dimenticare anche altri tagli, come quello a cuore o a baguette. Come nel caso dei rubini, anche il taglio degli zaffiri viene effettuato in parte sul luogo di origine ed in parte nelle taglierie europee ed americane.
I giacimenti più importanti si trovano in Birmania e in Siam, dove troviamo gemme dal colore blu intenso vellutato, in Kashmir, dove hanno un caratteristico colore azzurro fiordaliso, a Ceylon, aventi un colore che varia dall’azzurro al blu. In Australia troviamo invece delle pietre dal colore blu verdastro, mentre quelle del Montana hanno tinta più chiara. Infine, anche in Italia si trovano piccoli cristalli di zaffiro sul monte Terminillo. Per un elenco completo delle tipologie è possibile vedere questa guida sullo zaffiro su questo blog.
Negli Stati Uniti, per mezzo di zaffiri sintetici, vengono realizzate delle imitazioni dette “stelle del destino”, che si ottengono facendo aderire, con resine adesive, due porzioni di zaffiro sintetico, la porzione superiore è tagliata a superficie curva, mentre quella inferiore viene scalfita a forma di stella.
Come riconoscere lo zaffiro
Lo zaffiro è una delle pietre preziose più apprezzate, conosciute per il loro colore blu intenso, anche se possono essere presenti in una varietà di colori. Riconoscere uno zaffiro autentico può essere difficile senza esperienza o attrezzature specializzate, ma ci sono alcune caratteristiche da considerare per valutare se una pietra potrebbe essere uno zaffiro:
Colore: Lo zaffiro è generalmente associato a un colore blu intenso, ma può essere trovato anche in altri colori come verde, giallo, rosa, viola e incolore. Lo zaffiro padparadscha è una varietà rara e preziosa che presenta una combinazione di rosa e arancione.
Durezza: Lo zaffiro è una pietra molto dura, con un valore di 9 sulla scala di Mohs, seconda solo al diamante (che ha un valore di 10). Se riesci a graffiare la pietra con un oggetto di metallo o di vetro, è improbabile che sia uno zaffiro autentico.
Peso specifico: Lo zaffiro ha un peso specifico di circa 3,95-4,03. È possibile misurare il peso specifico di una pietra utilizzando una bilancia di precisione e una provetta graduata, ma questa procedura potrebbe non essere pratica per la maggior parte delle persone.
Proprietà ottiche: Gli zaffiri naturali hanno solitamente inclusioni interne che possono essere viste sotto una lente d’ingrandimento o un microscopio gemmologico. Queste inclusioni, chiamate anche “ghiaccio”, possono aiutare a identificare uno zaffiro naturale rispetto a uno sintetico o a un’imitazione.
Rifrazione e lucentezza: Lo zaffiro ha un indice di rifrazione di 1,76-1,77 e una lucentezza adamantina (simile a quella del diamante). Un gemmologo esperto può utilizzare uno strumento chiamato refrattometro per misurare l’indice di rifrazione di una pietra e determinare se si tratta di uno zaffiro.
È importante notare che molti di questi metodi richiedono esperienza, conoscenza e strumenti specializzati. Se desideri verificare l’autenticità di uno zaffiro, ti consigliamo di rivolgerti a un gemmologo professionista o a un laboratorio gemmologico per una valutazione accurata. Questi esperti hanno accesso a strumenti avanzati e possono eseguire test più precisi per determinare l’origine e la qualità della pietra.