Il Signor Rossi del terzo piano fuma in ascensore pensando di non essere visto. Il Signor Bianchi dell’appartamento accanto fa fare i bisognini al suo cane nel giardino comune. I coniugi Verdi hanno la brutta abitudine di innaffiare le piante decorative allagando il pianerottolo. Gli studenti in affitto al piano terra hanno la tv accesa a tutto volume 24 ore al giorno.
Alzi la mano chi almeno una volta non ha dovuto scontrarsi con un vicino, dal momento che oltre un quinto delle cause civili pendenti in Italia riguarda proprio le liti condominiali. Secondo il 3º rapporto Anaci-Censis Servizi, si registrano 14 cause ogni 100 condomìni amministrati, pari a 130mila procedimenti instaurati.
La top five dei motivi all’origine delle liti più frequenti, stilata da alcune associazioni di Amministratori condominiali, vede al primo posto le immissioni, dai rumori agli odori molesti che si insinuano prepotentemente da un appartamento all’altro, seguite dall’occupazione non autorizzata di spazi comuni, gli schiamazzi dei bambini che giocano in cortile e scorrazzano in bicicletta, lo stillicidio e l’acqua che passa da un balcone all’altro e la presenza di animali domestici.
La scintilla che accende la discussione può provocare liti che a loro volta con frequenza degenerano in cause civili. Eppure basterebbe un po’ di buon senso per evitare spese legali e perdite di tempo per tutti.
Ecco il decalogo del buon condomino, quello che tutti speriamo di avere nel nostro condominio, ma che a nostra volta dobbiamo sforzarci di essere per gli altri
Nuovo arrivato? Presentati!
Non esistono più, e forse in Italia non sono mai esistiti, i vicini da telefilm americano che danno ai nuovi arrivati il benvenuto nel quartiere presentandosi alla porta con una torta di mele.
Per avere un buon rapporto di vicinato può essere una buona mossa quella di presentarsi ai vicini, in modo da ricevere informazioni sul palazzo e sul quartiere, capire con chi si ha a che fare e imparare più in fretta quali sono le regole non scritte che ci permetteranno di entrare in sintonia con gli abitanti della zona.
Abiti già nel tuo appartamento da tempo? Sorridi!
E’ buona educazione salutare e sorridere a chiunque si incontra per le scale o in ascensore. Non ricevere un saluto sembra comunicare “ non so chi sei e non mi interessa saperlo”. Predisporsi alla comunicazione potrebbe farci rompere il ghiaccio più facilmente, farci percepire l’ambiente intorno a noi come più familiare, scoprire di avere alcune cose in comune e anche un punto di riferimento in caso di necessità. Sono infatti sempre più numerose le buone pratiche di condomini che hanno fatto della collaborazione un valore aggiunto, dato vita ad acquisti solidali e forme di economia partecipativa.
Sii disponibile e riceverai disponibilità
Oggi sono tantissime le persone che vivono in città diverse da quelle di origine. Soprattutto in quelle più grandi, si dice che non esistono più i vicini di una volta, quelli a cui lasciare i propri figli senza dover pagare profumatamente una baby sitter, o semplicemente quelli a cui chiedere il sale. Eppure può capitare che qualcuno suoni al nostro campanello chiedendoci di ritirare una raccomandata importante, o una mano per cambiare una gomma bucata. Accettare è un gesto di cortesia che potrà rivelarsi utile anche a noi in futuro.
Rispettare la siesta
La cosiddetta ora del silenzio dipende dalle disposizioni del comune di residenza, ma di solito va dalle 14 alle 16 e dalle 22 alle 7. Va da sé che mantenere uno status di tranquillità, con qualche eccezione come una festa ogni tanto, è una regola che vale tutto il giorno. Per evitare sensi di colpa o per prevenire spiacevoli visite dei carabinieri, può essere utile avvisare i vicini quando si prevede di arrecare disturbo per un evento particolare come una festa o una cena numerosa.
Attenti ai rumori!
Come abbiamo visto, le immissioni sonore sono tra i principali motivi di litigio tra condomini. Pensa a quanto è fastidioso sentire la tv a tutto volume dell’anziana signora del piano di sopra la domenica mattina, o quanto è insopportabile il rumore di trapano mentre cerchi di concentrarti al computer, o il suono di tacchi avanti e indietro per ore, e comportati di conseguenza. In breve, non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. Per lo stesso motivo, se si iniziano dei lavori nell’appartamento è buona abitudine appendere un avviso di scuse nel condominio.
Odore… di guai
Non solo immissioni sonore, ma anche olfattive, soprattutto oggi che spopola la cucina etnica a base di cipolla e spezie orientali dall’odore che a qualcuno può risultare allettante, ma ad altri nauseante. Lo stesso dicasi per l’odore di fumo da sigaro o sigaretta negli spazi comuni come le scale o l’ascensore. Saranno necessarie tutte le regole di questo decalogo per poter parlare del problema con il vicino interessato ed evitare di offendere la sua sensibilità, cadendo in discussioni che possono generare rancore e indisposizione.
Comportamenti che fanno acqua da tutte le parti…
L’acqua ci procura molti nemici, ad esempio per le possibili perdite o infiltrazioni dalle pareti o dal soffitto degli appartamenti confinanti. Ma se in questo caso si tratta di incidenti su cui ci si può accordare, molta meno tolleranza è riservata a chi stende panni ancora gocciolanti che bagnano la biancheria già asciutta del piano di sotto. Grande attenzione va posta anche quando si innaffiano le piante sul proprio balcone, per non far arrivare acqua e terra ai piani sottostanti.
Fiori, biciclette, attrezzi da palestra? Not In My Back Yard!
Anche se amiamo le nostre piante e i nostri fiori e pensiamo che abbelliscano gli spazi comuni, questi ultimi in quanto tali vanno tenuti liberi. Soprattutto da oggetti meno gradevoli come scarpe, sacchi dell’immondizia, vecchi elettrodomestici da smaltire. Per non parlare di tovaglie sbattute dal balcone o mozziconi di sigaretta gettati dalla finestra.
Non parcheggiare negli spazi comuni
Parcheggiare biciclette, motorini e auto negli spazi non autorizzati indispettisce tantissimo i vicini. Bisogna abituarsi a sostare con i nostri mezzi di trasporto solo per caricare e scaricare il portabagagli.
Cave canem
Tralasciando i casi curiosi di chi ha provato a far accettare ai condomini la presenza degli animali più disparati, dai cavalli alle tigri ai coccodrilli, la maggioranza delle cause di liti condominiali legate agli animali avviene per via dei cani. E’ frequente sentirsi dire dal padrone che il suo cane è buonissimo ed educato, ma per una buona convivenza è necessario non dimenticare mai di tenerlo al guinzaglio quando si transita negli spazi comuni, soprattutto in ascensore, e pulire sempre le sue deiezioni portandosi dietro appositi sacchetti e prodotti disinfettanti. Spesso è una scelta obbligata quanto dolorosa, ma il cane non va lasciato solo in casa per più di 6 o 7 ore, per evitare che inizi a lamentarsi, così come bisognerebbe evitare di lasciarlo chiuso fuori in balcone durante un’assenza anche breve.