La fertilita’ di un terreno e la sua capacita’ ad ospitare delle colture che siano ornamentali o agricole dipende da diversi fattori, i principali sono quelli chimici, biologici e fisici. In riferimento a quest’ultimo fattore, che e’ stato affrontato in precedenza, e’ possibile eseguire tutta una serie di interventi al fine di ripristinare o mantenere una buona stabilita’ strutturale del terreno, interventi che sono denominati complessivamente come lavorazioni.
Il mantenimento della fertilita’ fisica del terreno attraverso le lavorazioni si suddivide sulla base del tipo dilavorazione effettuata e sullo scopo principale per cui tale lavorazione viene eseguita. Non e’ detto, ovviamente, che le lavorazioni eseguite su un terreno siano isolate, bensi’ nella maggioranza dei casi si tratta di una serie di lavorazioni complementari tra loro che hanno scopi diversi e che nel loro insieme servono a raggiungere lo scopo prefissato.
Esistono numerosi strumenti, alcuni antichissimi altri come rielaborazione in chiave piu’ moderna di strumenti tradizionali, tutti hanno effettidiversi sul terreno e tutti perseguono uno scopo ben preciso.
Ovviamente tralasciamo le strumentazioni meccaniche che interessano per lo piu’ l’agricoltura e in fin dei conto sono una rivisitazione su larga scala di strumenti manuali.
Uno strumento classico e’ la vanga con la quale si eseguono lavorazioni dette di rovesciamento del terreno, si esegue un taglio orizontale nel terreno, si solleva una parte di terra, definita zolla e la si riporta nella sua posizione ma rovesciata. Un primo effetto e’ quello dell’inversione degli strati del terreno, tanto piu’ evidente quanto piu’ il terreno e’ compatto, ad esempio in terreni argillosi la zolla rimane chiaramente visibile. Nei terreni piu’ sciolti invece e’ piu’ giusto parlare di un rimescolamento.
Questo tipo di lavorazione e’ sicuramente quella basilare e principale ed ha la finalita’ di ridare una certa stabilita’ strutturale, in piu’ e’ possibile, con l’occasione, interrare i concimi, per lo piu’ organici, e mantenere un certo controllo sulle erbe infestanti.
Altro strumento ben conosciuto e molto utilizzato e’ il rastrello, con cui si eseguono lavori di discissione del terreno, ossia si eseguono dei piccoli tagli, in termini di profondita’, mantenendo fondamentalmente la stratificazione originaria del terreno. Scopo principale di questa lavorazione e’ quella di completare la lavorazione eseguita con la vanga al fine di disgregare le zolle troppo compattate, livellare il terreno e renderlo il piu’ possibile uniforme nella preparazione del letto di semina.
Infine troviamo la zappa, la sua azione sul terreno e’ prorpiamente di rimescolamento, ossia non vi e’ un rovesciamento vero e proprio del terreno, ma soltanto un suo tagli e’ conseguente rimescolamento. La profondita’ di lavorazione e’ piu’ bassa rispetto a quella fatta con la vanga, ma puo’ essere utile e sufficiente se si effettua su terreni che vengono lavorati con frequenza, oppure nel caso siano sia troppo compatti che estremamente sciolti. Ovviamente con la zappa si effettuano anche altre lavorazioni complementari con le colture gia’ in atto che hanno la finalita’ di migliorare la coltivazione.
Ogni lavorazione ha essenzialmente lo scopo di migliorare o mantenere la caratteristicha, e quindi la fertilita’, fisica di un terreno. Tale necessita’ e’ finalizzata a creare tutta una serie di condizioni ottimali per la miglior coltivazione di una pianta.
Quindi si possono evidenziare situazioni e momenti diversi delle lavorazioni aventi tutte lo stesso scopo, la prima e’ sicuramente il miglioramento delle caratteristiche di un terreno, ossia la sua messa in coltura, che solitamente viene fatta su un terreno incolto, e’ evidente che tale lavorazione viene fatta saltuariamente.
Ci sono poi tutta una serie di interventi periodici per ripristinare la stabilita’ colturale, e sono appunto le lavorazioni di preparazione di un terreno, che solitamente vengono fatte ad ogni cambio di coltura.
Ci sono poi le lavorazioni colturali, queste sono eseguite con le colture in atto e servono per l’appunto a creare condizioni ottimali in base alle esigenze di ogni coltura.
Una lavorazione particolare, infine, e’ la preparazione del eltto di semina, e’ sicuramente una lavorazione molto particolare, il cui scopo fondamentale e’ l’affinamento del terreno in modo che la successiva semina di una coltura abbia il maggior successo possibile.
Come si vede quindi l’insieme delle lavorazioni che si compiono spesso in successione e con grande normalita’ hanno degli scopi ben precisi. E’ chiaro che la suddivisione qui evidenziata ha una validita’ del tutto teorica ma che puo’ aiutare a comprendere singoli gesti quotidiani, gesti che non solo si compiono nel giardino, ma anche sul terrazzo o dentro casa quando si zappetta o si mescola il terriccio dei vasi.