Le leguminose non sono molto esigenti per la concimazione e dunque sono ottime per un orto domestico. Per farle ben crescere basta loro non far mancare i composti chimici a basi di calcio. In più , coltivare le leguminose fa anche molto bene al terreno perché si arricchisce di azoto. Non può che essere una mossa furba quella di utilizzare le leguminose solo come colture preliminari per poi dedicarsi ad altre verdure.
Cosa sono le leguminose
Le leguminose sono una famiglia di piante che comprende più di 18.000 specie, tra cui fagioli, piselli, lenticchie, ceci, lupini, soia e arachidi. Queste piante sono caratterizzate dalla capacità di fissare l’azoto atmosferico grazie ai batteri simbionti che vivono nelle loro radici, il che le rende utili nella rotazione colturale e nella fertilizzazione del suolo.
Le leguminose sono anche una fonte importante di proteine, fibre, carboidrati complessi e vitamine del gruppo B. Inoltre, le leguminose sono relativamente economiche e possono essere conservate a lungo, rendendole una scelta ideale per la preparazione di pasti economici e salutari.
Le leguminose sono spesso consumate cotte, come ingrediente principale di zuppe, stufati, insalate, salse e contorni, ma possono anche essere utilizzate come ingredienti in prodotti come farine, cereali, bevande e alimenti per animali.
Le leguminose sono considerate un alimento salutare perché contengono una grande quantità di proteine, fibre e altri nutrienti importanti. Inoltre, sono relativamente economiche e facili da trovare in quasi tutti i negozi di alimentari.
I piselli contengono vitamine C, E, azoto , fosforo e calcio e vanno distinti in piselli da sgusciare a chicco rugoso, piselli da sgusciare a chicco tondo e piselli mangiatutto. Quelli più diffusi sono il primo tipo, ma tutti vengono coltivate a seconda degli usi. In questa guida su come coltivare i piselli presente sul sito Coltivazione.net sono disponibili indicazioni piuttosto dettagliate su come coltivarli.
I fagioli sono dei legumi molto apprezzati perchè contengono le vitamine del gruppo B. Inoltre, hanno un effetto diuretico e aumentano il tasso di glucosio nel sangue. Si distinguono le varietà nane da quelle a pali di sostegno e amano il caldo.
La fava è poco coltivata e a differenza di tutte le altre descritte in questo post predilige un suolo umido. Anche qui però i posti caldi e soleggiati sono i favoriti. Infine la lenticchia è una delle leguminose più apprezzate anche se la sua coltivazione è diminuita per via della sua produzione oscillante.
Come conservare i legumi
I legumi possono essere conservati per un lungo periodo di tempo se vengono conservati correttamente. Ecco alcuni consigli per conservare i legumi:
Conservare i legumi in un luogo fresco e asciutto: i legumi dovrebbero essere conservati in un luogo fresco e asciutto, lontano dalla luce diretta del sole e da fonti di calore.
Conservare i legumi in contenitori ermetici: per evitare che i legumi si bagnino o vengano contaminati da insetti o roditori, è consigliabile conservarli in contenitori ermetici.
Controllare i legumi regolarmente: è importante controllare i legumi regolarmente per assicurarsi che non siano contaminati da insetti o muffe.
Etichettare i contenitori: per evitare confusione, è utile etichettare i contenitori con il tipo di legume e la data di conservazione.
Congelare i legumi: i legumi possono essere congelati per prolungare la loro durata di conservazione. Prima di congelare i legumi, è consigliabile lessarli o ammollarli per ridurre i tempi di cottura.
Ammollo: prima di cucinare i legumi, è importante ammollarli in acqua fredda per alcune ore o tutta la notte per ridurre il tempo di cottura.
In generale, i legumi sono relativamente facili da conservare e possono essere utilizzati in una varietà di piatti come zuppe, stufati, insalate, salse e contorni.