La possibilità di conservare gli alimenti in frigorifero è, secondo me, una delle più grandi invenzioni dell’era moderna. Scherzi a parte, non so come si facesse tempi addietro a farne a meno, soprattutto in estate. Detto ciò, non è raro che si faccia un utilizzo sbagliato di questo prezioso elettrodomestico, soprattutto per quanto riguarda la sistemazione degli alimenti e la sua pulizia. Vi parlerò, in questo post, di pochi e semplici accorgimenti per utilizzare al meglio il frigorifero e fare in modo che non diventi un nemico per gli alimenti che conservate al suo interno.
Le regole
Prima di tutto, il frigorifero non va mai riempito troppo perché l’aria al suo interno deve poter circolare liberamente. Allo stesso modo, non precipitatevi a inserire la spesa per intero senza fare distinzioni fra gli alimenti. Inserite prima i cibi più deperibili come latte, yogurt, carne e pesce. In questo modo avranno il tempo di raffreddarsi e stabilizzare la temperatura interna evitando sbalzi. In un secondo momento potrete posizionare frutta e verdura. La questione della temperatura è, in effetti, piuttosto spinosa e io stessa tendo spesso a ignorare quanto sto per scrivere, per via del tempo o della pazienza che il più delle volte scarseggiano. Tuttavia, sembra che sia opportuno scegliere la posizione giusta del frigorifero in base agli alimenti, visto che ogni zona ha una temperatura diversa. Lo scomparto a temperatura più elevata, quella compresa fra i 7 e i 10 gradi, è ideale per la frutta, la verdura e le bibite. Nella zona di 4-6 gradi meglio mettere latte, formaggi, burro, uova, pasta fresca e altri alimenti da conservare. Lasciate la zona più fredda, quella compresa fra 0 e 2 gradi, a carne e pesce freschi o alle pietanze cucinate. Nel freezer, ovviamente, vanno riposti gli alimenti surgelati o quelli che avete intenzione di congelare (è la parte del frigo che uso di più, o quasi).
Il frigorifero va pulito
Bene, avete posizionato nel modo corretto tutti gli alimenti. Ogni tanto, però, il frigorifero va anche pulito e deodorato. Potrebbe sembrare un’azione inutile considerato che difficilmente gli alimenti riposti nel frigorifero sporcano o sono privi del loro involucro originale. Nonostante ciò, macchie e odori penetranti potrebbero abitare il vostro frigorifero più velocemente di quanto immaginate e, perciò, dovrete utilizzare qualche attenzione in più per pulirlo.
Ovviamente, esistono in commercio numerosi prodotti adatti a questo scopo, alcuni non richiedono neanche risciacquo perché si compongono di sostanze innocue e compatibili con quelle alimentari. Tuttavia, io continuo a preferire i metodi tradizionali della mamma, come per esempio una semplice soluzione di acqua e aceto per detergere e sgrassare i ripiani del frigorifero. Se il problema sono gli odori, più che le macchie, potete sempre ricorrere ai prodotti in vendita sopracitati o, in alternativa, lasciare aperto in una zona del frigo un vasetto di bicarbonato. In ogni caso, utilizzate sempre contenitori di vetro per conservare gli alimenti in frigorifero, così da essere già a buon punto nella prevenzione di cattivi odori. Una buona soluzione per la pulizia del freezer, invece, richiede alcol o olio di semi distribuiti dopo aver pulito, così da facilitare il lavoro la volta successiva.
Lontano dal frigo
Abbiamo parlato degli alimenti e della zona migliore in cui conservarli. Quello a cui non ho fatto riferimento riguarda quegli alimenti che, invece, in frigorifero non devono proprio andarci. La regola vale per diverse tipologie di prodotti anche se per ragioni differenti. Le banane, se poste in frigo, anneriscono inevitabilmente. Le patate e le cipolle possono gelare, se questo dovesse accadere sarebbero da buttare. I vini rossi perdono gran parte delle loro qualità organolettiche a causa delle temperature troppo basse, mentre gli insaccati interi vanno appesi in un luogo fresco si, ma aerato come la cantina. Non pensate di riporre in frigo la pasta al forno avanzata ancora calda, perché i cibi caldi aumentano troppo la temperatura interna del frigorifero, sovraccaricandolo. Infine, il parmigiano e i formaggi fermentati si conservano meglio negli ambienti areati e a temperatura ambiente, quindi almeno circa 18-20 gradi. Potete, però, conservarli in frigo negli appositi contenitori a patto di toglierli almeno un paio d’ore prima del consumo.