Ci sono posti che lasciano il visitatore esterrefatto per le loro bellezze naturali. Uno di questi è la riserva delle saline di Trapani, in cui l’uomo ha saputo creare un equilibrio tra ambiente, produzione e natura riuscendo a valorizzare una risorsa che difficilmente ti aspetti di trovare in quest’angolo di paradiso.
L’area naturale della riserva delle saline si trova appena a sud di Trapani e puoi raggiungerla percorrendo la strada provinciale 21 che collega Trapani a Marsala. In prossimità della riserva, noterai un’immensa distesa di vasche naturali in cui si rinnova il ciclo di produzione del cloruro di sodio, che da secoli rappresenta un’importante attività produttiva per questo territorio.
Attorno alle vasche, trovi le caratteristiche piramidi bianche di sale. D’inverno, queste vengono rivestite di tegole di cotto per essere protette dagli eventi atmosferici con un paziente lavoro artigianale. L’accesso alla riserva è libero, puoi percorrere l’area che delimita le vasche e qui ammirare più da vicino i caratteristici mulini a vento. Si tratta di costruzioni, in alcuni casi ancora funzionanti, che in passato sfruttavano l’energia del vento per azionare le pompe che servivano per riempire le vasche di acqua di mare.
In uno di questi mulini è stato realizzato il museo del sale in cui potrai ripercorrere la storia dell’enorme sacrificio che l’uomo ha dedicato a questo prodotto. Qui puoi trovare degli interessanti souvenir come ricordo dell’escursione. In qualsiasi periodo dell’anno puoi ammirare una varietà di fauna molto ricca ed interessante in particolare i bellissimi stormi di fenicotteri che ormai fanno parte integrante del paesaggio.
L’area in cui ricade la riserva ha una grande potenzialità eco-turistica e in questo senso si sta attivando il WWF, in qualità di gestore della riserva, per consentirne una migliore valorizzazione. Qui si è riusciti a creare un connubio unico nel suo genere tra attività produttiva e area protetta e ci si augura che l’amministrazione del comune di Trapani si adoperi per difendere questo territorio dalla speculazione industriale che rischierebbe di danneggiare una delle più belle aree naturali della Sicilia orientale.